Chef Giorgione contro il nuovo codice della strada
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Chef Giorgione contro il nuovo codice della strada: “Bisogna trovare una soluzione”

Cappello da chef

Chef Giorgione ha detto la sua sul nuovo codice della strada, sottolineando che il malcontento dei clienti si fa già sentire.

Lo scorso 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo codice della strada, che contiene norme molto più restrittive per coloro che si mettono alla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Secondo lo chef Giorgione, volto tv molto apprezzato, bisogna trovare una soluzione “che non penalizzi eccessivamente la convivialità che solo una buona bottiglia di vino sa regalare“.

Chef Giorgione contro il nuovo codice della strada

Raggiunto da 41esimo parallelo, Giorgio Barchiesi, famoso come Giorgione ortoecucina, ha detto la sua sul nuovo codice della strada. Entrata in vigore il 14 dicembre 2024, la nuova normativa è molto più severa rispetto al passato, specialmente per quel che riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Il cuoco, volto storico e molto amato del Gambero Rosso, ha due ristoranti in Umbria, tra cui il celebre Alla Via di Mezzo a Montefalco, e ha già toccato con mano l’influenza delle nuove regole sui clienti.

In pochi giorni il consumo si è più che dimezzato, anzi, tri-mezzato. Al massimo prendono una bottiglia di vino in 18 persone. (…) Non posso biasimarli, ma spero che questa situazione si normalizzi col tempo“, ha raccontato Giorgione. I clienti, stando al suo racconto, evitano di bere etichette che hanno una gradazione alcolica alta, come il Sagrantino. La paura di ritrovarsi con la patente sospesa, nel peggiore dei casi revocata, è troppo forte, per cui gli avventori preferiscono non bere affatto oppure ordinare vini con basse gradazioni.

Il nuovo codice della strada ha creato un clima di tensione

Chef Giorgione non ha alcun dubbio: il nuovo codice della strada ha creato un clima di tensione tra i clienti. “Uno della compagnia smette di bere per guidare, ma anche gli altri bevono poco nel caso debbano dare il cambio alla guida“, ha raccontato. In Italia, dove la cultura del vino è molto diffusa e fa rima con la convivialità, le nuove regole hanno generato “un malcontento diffuso“.

Barchiesi non condanna l’inasprimento delle regole, anche perché la sicurezza stradale è importante, ma è consapevole che il vino è un aspetto “della nostra identità“, per cui bisogna “trovare una soluzione che non penalizzi eccessivamente la convivialità che solo una buona bottiglia sa regalare“.

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ultimo aggiornamento: 2 Gennaio 2025 14:38

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